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Approccio multidisciplinare alla cefalea

mal di testa

 

La paziente L.M. di 36 anni, impiegata, giunge in visita lamentando cefalee che da circa due anni si presentano con una frequenza di una volta a settimana.

Con il trascorrere del tempo è passata a farmaci sempre più forti per controllare la sintomatologia, i quali non sempre fanno effetto, limitando così la sua vita. Spesso, infatti, è costretta a restare in casa, in quanto l’attacco di cefalea non le permette di lavorare o di svolgere qualsiasi attività.

Mi riferisce di aver sentito già diversi specialisti, ha sospeso attività sportive per i ricorrenti mal di testa e interrotto per molti mesi la pillola anticoncezionale, sperando di avere un miglioramento nella sintomatologia ma le cefalee continuano a presentarsi. Prima di giungere da me ha consultato un ortopedico, ha fatto un Rx cervicale ed un ciclo di fisioterapia (massoterapia ed infrarossi). Riferisce di aver provato lievi benefici durante il ciclo di fisioterapia, ma solo nell’immediato. Ha interpellato inoltre il suo dentista, che ha escluso segni evidenti di digrignamento.

 

referto Rx cervicale

Fig. 1 Referto Rx tratto cervicale della paziente

Per quanto riguarda la localizzazione i mal di testa si presentano nella zona temporale,sia destra che sinistra, ma più frequentemente a destra, associati a tensione e rigidità cervicale. Spesso il dolore si presenta anche dietro l’occhio e nella zona suboccipitale.

Iniziamo così il trattamento osteopatico, già dopo una settimana, al  secondo incontro, la paziente riferisce di non aver avuto mal di testa, anche se permane rigidità cervicale e dolore nella zona scapolare. Dopo tre trattamenti a cadenza settimanale il mal di testa si è ripresentato una volta sola molto meno intenso.

Invio la paziente da una collega fisioterapista (dott.ssa Tiziana Bini) per una valutazione della mandibola, le vengono insegnati una serie di esercizi e strategie per ridurre la tensione dei muscoli facciali e per lavorare sulla deglutizione scorretta (Terapia Miofunzionale). Successivamente la paziente viene inviata dal dentista (gnatologo)  e mette un byte.

La paziente ha effettuato nell’arco di cinque mesi cinque sedute, la qualità della sua vita è migliorata notevolmente, ha avuto solo due episodi di cefalea dall’inizio del trattamento.

Fondamentale è stato l’approccio osteopatico e il lavoro in team, con la collega fisioterapista ed il dentista.

Laura Minghetti, Dott.ssa in Fisioterapia