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Lombalgia e morbo di Parkinson

Morbo di Parkinson

Lombalgia e morbo di Parkinson

F., anni 64 in pensione è in trattamento presso il nostro studio da tre anni. Si presenta inizialmente con un dolore lombare e difficoltà a controllare il movimento del piede sinistro. La risonanza magnetica mostra evidenti segni di artrosi lombare con protrusioni L4-L5 e L5-S1 e conseguente riduzioni degli spazi vertebrali. Dopo visita ortopedica, iniziamo il trattamento con metodo Mezieres (metodo di ginnastica posturale finalizzata all’allungamento di tutte le catene muscolari del nostro corpo). Ci accorgiamo subito che le retrazioni muscolari sono molto forti e che l’arto inferiore sinistro sotto sforzo genera un tremore improvviso.

ginnastica posturale

Foto 1: Esercizio di ginnastica posturale

Subito consiglio visita neurologica e riporto al medico quello che succede durante la seduta. Scopriamo così una iniziale sofferenza neurologica riferibile al morbo di Parkinson. In accordo con il neurologo continuiamo con le sedute di ginnastica posturale modificando e aggiungendo esercizi anche per contrastare le difficoltà della nuova malattia scoperta. Il morbo di Parkinson porta oltre al tremore anche rigidità muscolare, difficoltà a mantenere l’equilibrio, movimenti più lenti e meno armonici, con conseguente rischio di cadute.

Parkinson

Fig. 1  Morbo di Parkinson: la patologia è determinata da carente quantità di Dopamina (neurotrasmettitore), necessaria alla corretta “comunicazione” neuronale

La seduta parte sempre con una valutazione generale in ortostatismo. A seguire si inizia un lavoro a terra. con esercizi respiratori e allungamento muscolare. Senza tralasciare l’iniziale problema della lombalgia, lavoriamo in maniera globale sulle catene muscolari alternando esercizi di rilassamento ad esercizi di coordinazione e di rinforzo dei muscoli del tronco, fondamentali per contrastare l’avanzare dei sintomi del Parkinson; utili sono gli attrezzi come pedane oscillanti, pallone di Bobath ed elastici. Durante le sedute riusciamo a mantenere un buon allungamento muscolare.

Foto 2 e 3: Esercizi di tonificazione della muscolatura del tronco. Esercizi per migliorare la coordinazione e l’equilibrio  servono invece ad evitare cadute

Dopo il primo ciclo di terapia, l’iniziale lombalgia è migliorata notevolmente. Raramente F. sente dolore grazie ad una buona elasticità della colonna lombare incrementata tramite specifici lavori sulla colonna cervicale su cui eseguo esercizi di rilassamento e pompages muscolare per evitare retrazioni e contratture e tecniche di stretching effettuate sugli arti inferiori

F. ama camminare e riesce oggi a farlo tutti i giorni. La terapia di mantenimento, svolta con me una volta a settimana e anche in autonomia dal paziente, prevede esercizi di stretching dei muscoli di tutta la colonna vertebrale e di quelli della catena posteriore degli arti inferiori per contrastare l’accorciamento degli stessi legato alla patologia. Tale approccio è finalizzato a monitorare costantemente la situazione e per poter risolvere eventuali problemi che si potrebbero manifestare nella quotidianità.

Manuela Frezza, Dott.ssa in Fisioterapia