Scoliosi in età evolutiva

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T. è  un ragazzo di 12 anni, con una scoliosi lombare sinistro convessa, cui due ortopedici hanno prescritto ginnastica posturale, dando poche possibilità di successo alla terapia in questione e preannunciando la necessità inevitabile dell’ausilio di un corsetto per accompagnare la crescita del ragazzo.

T., pratica sport con regolarità, la pallanuoto, alla quale non vuole rinunciare e sta crescendo in altezza “a vista d’occhio”, come dice la mamma.

È seguito, in questa fase di sviluppo anche da un dentista ortodontico e si preannuncia a breve  adozione di apparecchio per ortodonzia.

Alla valutazione fisioterapica ed osteopatica (Dicembre 2019) risulta evidente un traingolo  della taglia ridotto a sinistra (spazio formato dal braccio e dal tronco in posizione eretta), ma un gibbo, in realtà non troppo marcato in flessione anteriore del busto. Dall’anamnesi risulta un torcicollo congenito che ha dato qualche problema nei primi messi di vita.

T. è motivato, collaborativo e si impegna con esercizi anche a casa. Si eseguono tutta la serie di esercizi di derotazione della colonna, si esegue un lavoro asimmetrico, diametralmente opposto  sui muscoli ileo-psoas destro e sinistro (rinforzo e allungamento), si eseguono esercizi di ginnastica propriocettiva sia da posizione supina che in stazione eretta e di equilibrio. T. esegue regolarmente gli esercizi che non richiedono attrezzatura particolare anche a casa.

A 4 mesi dalla prima visita ortopedica, la scoliosi non sembra affatto peggiorata, anzi la clinica sembra evidenziare dei piccoli miglioramenti. Le saltuarie  sedute di osteopatia aiutano  a ripristinare equilibrio muscolo-scheletrico anche  a livello cervicale e si concorda di rimandare l’ortodonzia per non sovrastimolare di afferenze il corpo in fase di sviluppo. Si attende ad oggi (Aprile 2020), la visione della Rx, che il medico ha richiesto per il mese di giugno per confrontare i risultati osservabili in clinica con le immagini ed avere riscontro dei risultati raggiunti con un approccio meno psicologicamente pesante per un adolescente, come l’uso di un corsetto ortopedico nella quotidianità.

Tiziana Bini, Dott.ssa in Fisioterapia