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Come scegliere il materasso

materasso giusto

Scegliere il materasso

Se si soffre di mal di schiena o anche si vuole evitare di cominciare a soffrirne è importante dormire bene. Dormiamo circa un terzo della nostra vita: è fondamentale rispettare il nostro corpo durante il sonno.

Unn proverbio irlandese recita: Una bella risata e un lungo sonno sono le migliori cure nel libro del medico.  La scelta del materasso giusto  è il primo passo per assicurarsi la migliore condizione di sostegno alla colonna vertebrale che deve mantenere le sue curve fisiologiche.

Ripassiamo innanzitutto un po’ di anatomia.

Le 7 vertebre cervicali sono disposte in modo da formare una curva a concavità posteriore (lordosi cervicale); le 12 vertebre toraciche in modo da formare una curva a concavità anteriore (cifosi dorsale); le 5 lombari di nuovo a concavità posteriore (lordosi lombare).

colonna vertebrale

Fig.1 La colonna vertebrale vista dal davanti, di profilo e da dietro. Si evidenzia come sul piano frontale la colonna sana sia “dritta”, mentre sul piano sagittale presenti delle curve atte a garantire maggiore tolleranza ai carichi.

Queste zone devono aver garantito il giusto sostegno per evitare che le curve siano ridotte o troppo accentuate nel mantenimento prolungato della stessa posizione; compresa quella distesa. È quindi da consigliare sempre di sacrificare l’apparente comfort percepito su un materasso troppo morbido orientando la scelta su un materasso di rigidità medio-alta. Su un materasso eccessivanente morbido è inevitabile che il bacino (pesante) “sprofondi” facendo assumere a tutto il corpo una forma a banana, come se si stesse su un’amaca.

Fig. 2 La posizione che si assume stando distesi su un’amica rende la colonna vertebrale un’unica grande cifosi

Le linee guida Europee sconsigliano altresì un’eccessiva rigidità perchè la pressione prolungata su alcuni punti provocherebbe problemi circolatori che, seppur momentanei, disturberebbero la qualità del sonno.

Come scegliere il materasso?

Non esiste un materasso unanimamente riconosciuto meglio degli altri. Una cosa però è certa: quando il sonno è spesso disturbato e/o ci si sveglia spesso con la schiena indolenzita, il materasso su cui si dorme non va più bene. La prova che si può fare nei negozi stendendosi sopra le varie offerte può non essere sufficiente: la percezione che si ha in pochi minuti può essere completamente diversa da quello che accade quando si sta sul materasso per diverse ore. Prima di affrontare la spesa, visto che ma non esiste un “indice di rigidità” valido per tutti  vale la pena fare dei test con il materasso in possesso. Si può verificare se dovrebbe essere più duro provando a dormire qualche notte con il materasso appoggiato a terra, se non si vuole comprare una tavola di prova da mettergli sotto; o più morbido togliendo qualche doga dalla rete di sostegno: attenzione a non togliere quelle al livello dei punti più pesanti del corpo che devono rimanere ben sostenuti (testa, spalle e bacino).

Quale materasso scegliere?

Materasso a molle: il numero di molle ideale è di circa 800 per garantire un giusto sostegno, ma molto dipende anche dalla qualità delle molle, quindi evitare di scegliere quelli esageratamente economici. Particolarmente consigliati ai soggetti in sovrappeso per i quali è ancora più importante puntare sulla qualità del prodotto per evitare usura precoce.

Materassi in Memory foam: la mescola nella quale sono realizzati li rende modellabili in base alla temperatura del corpo. Questo ne garantisce l’adattabilità alle curve e la riduzione dei punti di pressione, restituendo di contro una percezione di più calore. Limitano i movimenti notturni, indicati per chi soffre di artralgie. Recentemente si usa uno strato di rivestimento su quelli a molle.

Materassi in lattice: con carattaristiche simili al memory foam, hanno il vantaggio di essere realizzati in materiale naturale che però ne aumenta la suscettibilità all’umidità.

In che posizione dormire

Si sconsiglia la posizione prona sia per la forma che la colonna assume, sia per le difficoltà respiratorie che ne scaturiscono ma è difficile decidere: anche riconoscendo una posizione preferita, durante il sonno quasi inevitabilmente si cambia molte volte.

Il cuscino

Determinante soprattutto per il collo, un buon cuscino aiuta a trovare la posizione per dormire bene. Ideale il cuscino anatomico, da togliere quando si dorme proni (che, come detto, sarebbe meglio evitare).

cuscino anatomico

Fig. 3 Cuscino anatomico con due altezze diverse ai margini, adattbile alle diverse posizioni di riposo

Il classico cuscino a saponetta è da preferire più basso da supini e un po’ più alto sul fianco per far sì che il collo rimanga allineato al resto della colonna vertebrale. Un piccolo cuscino in più può rendere le diverse posizioni più comfortevoli: sotto le ginocchia da supini, tra le ginocchia se si sta sul fianco, sotto la pancia se proprio non si riesce ad evitare la posizione prona.

Tiziana Bini, Dott.ssa in Fisioterapia