La “Paralisi facciale idiopatica” o Paralisi di Bell è un’esperienza poco piacevole che colpisce il settimo nervo facciale (sono in tutto 12 paia) da un solo lato (nel 99% dei casi) e perciò determina l’impossibilità a chiudere un occhio e un sorriso asimmetrico dovuto al differente movimento degli angoli della bocca. Il fenomeno è perlopiù transitorio e innocuo. Le cause sono ignote; fattori predisponenti sono però il freddo e l’herpes simplex. La risoluzione del problema a avviene in circa 15 giorni nell’80% dei casi ma può protrarsi fino a 90 giorni. È la più frequente sindrome a carico di un nervo cranico la cui gravità è valutata dalla scala numerica di House Brackmann. Le forme più serie provocano paralisi totale del nervo; le più leggere solo piccole alterazioni e asimmetrie espressive.
La diagnosi è competenza dell’otorinolaringoiatra e del neurologo e deve innanzitutto indagare sul coinvolgimento omolaterale dell’occhio e della bocca per escludere cause ischemiche (ictus). Altri sintomi associati sono: il dolore e il fastidio all’orecchio del lato colpito in presenza di rumori, alterazioni gustative, la lacrimazione del solo occhio interessato. La valutazione è clinica ma si richiedono esami diagnostici più approfonditi qualora non si verifichi nessun miglioramento della sintomatologia in circa 20 giorni. In particolare,un’ecografia della parotide omolaterale e una TAC encefalica dovranno escludere patologie tumorali. L’esame otologico deve invece escludere un attacco da herper zoster a carico dell’orecchio per non compromettere irrimediabilmente l’udito. In questi casi si integra la terapia normalmente adottata alla somministrazione di farmaci antivirali.
Normalmente la cura è cortisonica, associata a somministrazione di vit B e a consigli igienici tipo l’adozione di una benda sull’occhio “sempre aperto” per evitare infezioni e congiuntiviti, Il fisioterapista interviene dopo qualche giorno con tecniche di massaggio per favorire il recupero neuronale ed esercizi (anche propriocettivi) coinvolgenti la muscolatura della mimica facciale.
Tiziana Bini, Dott.ssa in Fisioterapia