Le aree di demielinizzazione si presentano alla RMN come macchie bianche (da qui il nome “sclerosi a placche”), dovute alla degenerazione proteica e lipidica della mielina. Il danno avviene soprattutto a livello della sostanza bianca del midollo cervicale.
I sintomi come detto progrediscono in fasi di acutizzazioni ogni 1 o 2 anni secondo diversi modelli tipici che determinano la “forma”:
- recidivante-remittente: nelle fasi di remissione (che possono durare anni) si ha addirittura recupero di alcuni funzioni. Le riacutizzazioni sono spesso scatenate da un’infezione come l’influenza;
- primaria progressiva: la progressione della malattia è graduale e costante;
- secondariamente progressiva: questa forma inizia in forma recidivante remittente per poi progredire gradualmente;
- progressiva-recidivante: la malattia inizia progredendo gradualmente, per poi avere brutte fasi acute (forma è rara).
I sintomi sono:
- parestesie a uno o più arti, al tronco o a carico di un lato del volto; deficit di forza o impaccio motorio a una gamba o a una mano, deficit o comunque disturbi alla vista(diplopia, scotomi e dolore durante i movimenti dell’occhio);
- rigidità, stanchezza, vertigini, e disturbi dell’umore sono spesso associati al quadro clinico come pure dei sintomi cognitivi quali euforia, depressione e deficit dell’attenzione;
- agli arti inferiori si presenta spesso spasticità con conseguente impaccio nella deambulazione. Il quadro motorio è spesso aggravato da emiparesi dovuta alle lesioni cerebrali e midollari. La poca attività aumenta il rischio di osteoporosi;
- l’atassia cerebellare provoca eloquio impastato o scandito, tremore intenzionale e nistagmo;
- i disturbi alla sensibilità spaziano dalle parestesie al dolore;
- le lesioni al midollo spinale causano disturbi urinari e alla sfera sessuale (disfunzione erettile e anestesia della zona).
La progressione della malattia fino all’invalidità è estremamente variabile ma l’aspettativa di vita è ridotta solo nei casi più gravi.
La depressione accompagna spesso la malattia
La fisioterapia è atta a garantire esercizio e mobilità delle articolazioni regolari, prevenire le piaghe da decubito, e a utilizzare al meglio le funzionalità attive.
Tiziana Bini, Dott.ssa in Fisioterapia