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ASAlaser nella ricerca

ASA laser

 

La teconlogia MLS è stata oggetto di studio per quanto riguarda le lesioni spinali. La sperimentazione è stata effettuata sui ratti. Nello studio sono stati misurati i parametri coi dei test medici locomotori e un test di sensibilità (test plantare). I test locomotori hanno dimostrato un miglioramento significativo delle funzioni locomotorie dei ratti dopo trattamento laser effettuato dalla prima settimana dopo la lesione e una diminuzione dell’ iperalgesia agli stimoli termici. Anche l’atrofia muscolare si è confermata ridotta nei ratti trattati con laser. L’indagine istopatlogica ha verificato una diversa regolazione della produzione di macrofagi nei ratti trattati con laser confermando l’ipotesi di una promettente terapia non invasiva per il miglioramento funzionale e il recupero dei tessuti dopo la lesione spinale. Alcuni macrofagi infatti hanno diverse funzioni tra cui la promozione dell’infiammazione, la fagocitosi, e soprattutto la stimolazione della proliferazione cellulare e rilascio di citochine antiinfiammatorie. La lesione traumatica del midollo spinale (SCI) è una condizione invalidante con conseguenze tremende per tutta la vita che colpisce prevalentemente i giovani perlopiù di sesso maschile. La vita dei pazienti è quindi condizionata da deficit sensomotori, disfunzione del sistema autonomo e dolore neuropatico; inoltre si sviluppano complicazioni successive, tra cui cardiovascolari, atrofia muscolare e osteoporosi. Il trauma meccanico al midollo spinale può essere indotto da compressione o contusione. La lesione primaria provoca un’interruzione immediata delle cellule e dei tessuti, che è seguito da una effetti secondari. La lesione primaria iniziale provoca anche una rottura meccanica del sistema vascolare del midollo spinale, che risulta in vasocostrizione e quindi provoca prima ipoperfusione,poi ischemia, emorragia ed edema. L’ischemia causa una riduzione dell’erogazione di ossigeno, che diminuisce la capacità dei mitocondri di mantenere l’omeostasi. I neuroni dipendono molto dal metabolismo mitocondriale la cui disfunzione è suggerita come cruciale per la successiva morte delle cellule neuronali e la propagazione della lesione secondaria. La laserterapia funzionerebbe come fotobiomodulazione (PBM), ossia come l’uso della luce per stimolare funzioni cellulari per produrre un effetto terapeutico sul tessuto vivo. Gli effetti sono già stato studiati e applicati clinicamente per il potenziale effetto terapeutico nelle lesioni cerebrali traumatiche, ictus, malattie neurodegenerative. Alcuni studi hanno provato l’effettività della rigenerazione del tessuto neurale diminuendo l’edema, preservando il tessuto, influenzando i mediatori chimici coinvolto nell’infiammazione e promuovendo il recupero funzionale. In questo studio, l’uso del laser MSL consente la distribuzione di energia su una vasta area in un modo omogeneo.

(Riassunto di “The efect of 808nm and 905nm wavelength light on recovery after spinal cord injury” Barbora Svobodova, Anna Kloudova, Jiri Ruzicka, Ludmila Kajtmanova, Leos Navratil, Radek Sedlacek, Tomas Suchy, Meena Jhanwar-Uniyal, Pavla Jendelova1, & Lucia Machova Urdzikova, pubblicato sulla rivista “Scientific Reports”)