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La Valutazione Fisioterapica

valutazione fisioterapica

La prima seduta di un ciclo di fisioterapia  ha  per forza di cose una configurazione  diversa dalle successive perché solo così il progetto riabilitativo  può essere personalizzato al massimo in base alla patologia e alle esigenze del paziente: intensità della manualità, scelta degli esercizi più indicati, consigli pratici nello svolgimento delle attività lavorativa, ludiche e sportive, addestramento ai “compiti a casa” (esercizi da ripetere in autonomia).

La garanzia di un programma fisioterapico su misura e strutturato ad hoc rispetto alla patologia  e  all’individualità del paziente prevede quindi  che un qualsiasi ciclo di fisioterapia,  sia manuale che non, inizi  sempre con una valutazione affinché  il programma terapeutico possa essere definito al meglio. Anche in presenza di una prescrizione medica, infatti, è da tenere presente che la fisioterapia non può essere vista come un farmaco con dosaggio, modalità e tempi di somministrazione uguali per tutti ma deve essere calibrata  e personalizzata al massimo per essere il più efficace possibile.

Perfino l’utilizzo di un macchinario, che molto spesso ha dei programmi preimpostati per patologie, richiede da parte del fisioterapista la verifica della congruità tra la patologia diagnosticata e l’effetto terapeutico del principio fisico in questione nonché l’accertamento dell’assenza di eventuali controindicazioni all’uso dello stesso. Tutto questo è necessario, sia da un punto di vista  di responsabilità legale dell’operatore, ma soprattutto in rispetto di uno dei principi cardine di tutte le professioni sanitarie: “Primum non nŏcēre“.

Approcciare un paziente per un programma di terapia manuale o di chinesiterapia (ginnastica nelle sue varie forme), richiede  un procedimento più complesso:

  • anamnesi: si indaga sulla storia clinica del paziente, anche in riferimento a problematiche lontane dalla patologia attuale. Nel caso vengano individuate delle “bandiere rosse”, il paziente verrà immediatamente rimandato dal medico per eventuali e/o ulteriori accertamenti diagnostici
  • abitudini del paziente (sport praticati, impegno fisico nell’attività  lavorativa e nella quotidianità);
  • messa a fuoco del problema da affrontare: dolore e limitazioni  funzionali;
  • definizione degli obiettivi terapeutici verosimilmente raggiungibili con l’aiuto della fisioterapia.

Il tutto prevede un colloquio e l’effettuazione di alcuni test che permettono una valutazione funzionale effettuata dal fisioterapista che può  integrare la diagnosi  effettuata precedentemente effettuata dal medico.

Tiziana Bini, Dott.ssa in Fisioterapia