Il taping è un cerotto elastico che basa la sua efficacia proprio su questa proprietà meccanica. La colla non è distribuita su tutto il cerotto e ciò determina dei punti di non aderenza alla cute quando viene applicato. Per questo a seconda della tecnica utilizzata può formare delle pliche che praticano un autentico massaggio durante i movimenti del segmento corporeo interessato.
Fig 1. Il tipico aspetto di un rotolo di tape
Il massaggio è molto delicato ma protratto nel tempo (il “cerotto” rimane applicato per giorni) e stimola i recettori cutanei che reagiscono anche a leggerissimi input scatenando dei riflessi profondi sia muscolari che linfatici. Trova infatti applicazione sia nelle stasi linfatiche (edemi) per favorire il drenaggio dei liquidi in eccesso sia nelle problematiche muscolari. Da non sottovalutare l’effetto analgesico ottenuto in virtù di una caratteristica del sistema nervoso per cui uno stimolo meccanico (anche se minimo ma persistente) inibisce la percezione del dolore.
La tecnica di applicazione è naturalmente diversa a seconda dell’effetto che si vuole avere.
In particolare nelle tecniche muscolari si può andare a cercare sia un’azione facilitante che inibente la contrazione e ciò si può ottenere sfruttando la giusta messa in tensione del cerotto elastico lungo le fibre del muscolo da trattare.
Da queste premesse si evince come il taping debba essere necessariamente applicato da un professionista che conosca bene l’anatomia e la tecnica e che il “fai da te” può risultare inefficace se non addirittura dannoso.
Le principali indicazione sono:
- affaticamento muscolare (compresi crampi e contratture);
- debolezza mucsolare;
- stasi linfatica e sanguigna.
Tiziana Bini, Dott.ssa in Fisioterapia, con certificazione Taping Neuromuscolare 733/10/Av – 09/10/10