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Emicrania cervicogenica con vertigini

Percorso primi nervi cervicali

Emicrania sinistra cervicogenica e vertigini nei cambi posizionali. Soggetto uomo, 66 anni, presidente di una fondazione. S

Anamnesi

Il paziente lamenta dolore sull’emilato sinistro del cranio che parte dalle prime vertebre cervicali e arriva fino “dentro” l’occhio omolaterale. Il dolore è insorto qualche mese fa durante un periodo di lavoro intenso che ha comportato molte ore seduto in treno e durante lunghe riunioni. Da quel momento, il paziente riferisce che l’emicrania si presenta circa tre volte a settimana, di solito in orario serale. Per attenuare la sintomatologia e riuscire a riposare di notte deve assumere un antidolorifico.

In concomitanza a questo dolore, sono comparse anche le vertigini, con una durata di circa 20 secondi, durante i cambi posizionali la mattina a letto. La visita dell’otorinolaringoiatra ha escluso la presenza di otoliti.

Conduce uno stile di vita molto sedentario e non pratica nessuno sport.

Test

In prima seduta si testano le vertebre cervicali, lo stretto toracico superiore, le scapole e il cranio. Sono state evidenziate disfunzioni sulle vertebre C1-C2 a sinistra, clavicola sinistra, muscoli scaleni, trapezio e sulla sutura OM (tra osso occipite e processo mastoideo dell’osso temporale)  sinistra.

sutura OM

Fig. 1 Sutura Occipito-Mastoidea sinistra

Dalla branca posteriore della seconda vertebra cervicale parte il nervo di Arnold che va ad innervare il cranio dall’occipite al frontale fino all’orbita omolaterale. Questo spiegherebbe l’emicrania del paziente, nevralgia di Arnold, e la presenza di una disfunzione proprio in questa zona.

Percorso primi nervi cervicali

Fig. 2 Percorso nervi C1, C2 e C3

Anche la causa delle vertigini è di origine cervicale perché è proprio dalla cervicale che originano arterie e nervi che vanno ad irrorare ed innervare l’orecchio interno, l’organo deputato all’equilibrio.

Trattamento

Il trattamento inizia allentando le tensioni muscolari del rachide cervicale per poi trattare le cervicali, la sutura OM  e la clavicola sinistra.

La seconda seduta viene effettuata a distanza di una settimana. Le vertigini sono scomparse, mentre l’emicrania è diminuita di frequenza ma non di intensità.

Si testano nuovamente le strutture e si trattano i muscoli scapolari e la rigidità cervicale.

Si assegnano al paziente anche degli esercizi di allungamento cervicale e si insegnano le posture migliori per lavorare senza affaticare maggiormente la cervicale.

La terza seduta viene effettuata a distanza di quindici giorni. Le vertigini non sono ricomparse e ha avuto un solo episodio di emicrania di intensità minima che non ha richiesto l’uso di un antidolorifico.

Conclusioni

Si consiglia di continuare con gli esercizi e di fare un trattamento osteopatico di mantenimento una volta al mese.

Elena Arena, Osteopata