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Gambe “gonfie”

La percezione di avere le “gambe gonfie” è un disturbo che colpisce molte persone. In sostanza si tratta di un accumulo di liquidi che non vengono sufficientemente drenati. Sottintende una sofferenza del sistema linfatico (il sistema di vasi, simili a quelli venosi) che raccoglie  i liquidi contenuti nei tessuti e li rimette in circolo.

Fattori costituzionali e stili di vita non idonei possono rendere il sistema insufficiente e provocare quello che viene chiamato medicalmente “linfedema”.

Un approccio integrato tra angiologo (il medico della circolazione) e la fisioterapia possono aiutare a risolvere il problema.

L’angiologo farà intanto i giusti approfondimenti per individuare eventuali patologie che possono provocare o aggravare il problema. Consiglierà farmaci e calze elastiche nei casi più gravi o degli integratori per favorire il drenaggio.

La figura del fisioterapista è intanto fondamentale per attivare il soggetto (la sedentarietà ostacola sicuramente il circolo linfatico ma è necessario anche saper sceglier ed eseguire gli esercizi più idonei).

Alcune sedute di  linfodrenaggio saranno inoltre eseguite per attivare il sistema “impigrito” da abbinare eventualmente all’applicazione di taping neuromuscolare e  alla Pressoterapia Sequenziale ad aria.

Fondamentali alcune regole da seguire nello stile di vita:

  1. Evitare di stare molto in piedi fermi: interrompere la prolungata stazione eretta con ripetuti sollevamenti sulla punta dei piedi.
  2. Evitare di stare molte ore seduti, in tale posizione ruotare frequentemente le caviglie. Se possibile alzarsi ogni mezz’ora per fare qualche passo
  3. In caso di’viaggi molto lunghi in automobile, fare soste ripetute e passeggiate.
  4. Evitare le fonti di calore dirette sugli arti inferiori (termosifoni, stufe, bagni troppo caldi, ecc.). In caso di esposizione al sole, preferite le prime ore del mattino o quelle del tardo pomeriggio. Al mare è consigliabile bagnarsi continuamente e passeg­giare con le gambe immerse nell’acqua.
  5. Evitare l’uso di elastici e lacci negli arti inferiori.
  6. Controllare il peso evitando eccedenze e quindi evitando i grassi, zuccheri, alcolici, ecc.
  7. L’alimentazione deve essere ricca di fibre (verdu­re, crusca, ecc.) e di frutta in modo da evitare la stipsi, che può favorire la comparsa anche delle emorroidi.
  8. Calzare scarpe molto comode, a pianta larga ed a tacco medio 4-5 cm., non a spillo e mai strette.
  9. Favorire il movimento degli arti con lunghe pas­seggiate, footing, nuoto, cyclette. Parola d’ordine: MOVIMENTO!
  10. Riposare con gli arti inferiori sollevati di 10-15 cm. rispetto al cuore e, quando possibile, fare altret­tanto in momenti di riposo nella giornata.
  11. Ove necessario ricorrere ad IDONEO CONTENI­MENTO ELASTICO (sotto consiglio dello specia­lista).
  12. CONSULTARE LO SPECIALISTA ogni qualvolta si noti un improvviso aumento di volume di un arto o l’indurimento e l’arrossamento di vene visibili.

Tiziana Bini  Dott.ssa in Fisioterapia