Sempre più spesso, fortunatamente, alcuni disturbi legati alla cattiva funzionalità dl pavimento pelvico non vengono più ignorati per pudori legati a tabù culturali. Il pavimento pelvico è un’area muscolare localizzata tra la sinfisi pubica e il coccige: contiene dal basso la cavità addomino-pelvica dando sostegno a vescica, uretra, vagina e tratto finale del tubo digerente.
La sua corretta funzionalità è determinante per prevenire e trattare:
- incontinenza urinaria, diminuendo la pressione sulla zona;
- prolassi d’organo: un maggiore sostegno alla base ne diminuisce la tensione dei legamenti;
- ernie addominali, ombelicali e inguinali;
- disturbi perineali post-partum aiutando la donna a recuperare il suo stato di forma fisica ottimale;
- disfunzioni nell’attività sessuale che con un pavimento pelvico inadeguato può risultare anche dolorosa;
- diastasi addominale;
- disordini posturali legati al tono della muscolatura del tratto addominale.
A livello estetico e non solo, contribuisce a mantenere un miglior tono muscolare addominale e riduzione della circonferenza vita.
È solo alla fine degli anni ’70 che la dott.ssa Marcel Caufrie nota che l’esecuzione dei classici esercizi di tonificazione addominale tendono a peggiorare alcuni disturbi, soprattutto nelle donne, e ancor di più se in presenza di diastasi addominale, situazione abbastanza frequente dopo una o più gravidanze.
Vengono quindi messi a punto degli esercizi in cui, senza importanti movimenti, è la dinamica respiratoria che attiva le fibre involontarie del pavimento pelvico insieme ai muscoli addominali retti e obliqui (il core). Laddove trovi indicazione la ginnastica ipopressiva , si possono associare esercizi di plank mentre sono da evitare i crunch. Trova spesso applicazione in associazione alla riabilitazione del pavimento pelvico.
Gli esercizi vengono eseguiti in apnea espiratoria: dopo aver buttato fuori aria e prima di una nuova inspirazione, si effettua una contrazione atta a sollevare la gabbia toracica e si mantiene per qualche secondo (isometria). L’apnea contribuisce tra l’altro ad efficientare il metabolismo.
Tiziana Bini, Dott.ssa in Fisioterapia